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Coclea o chiocciola
Elemento stazionario facente parte della cassa, la cui forma a spirale fa sì che il fluido, a valle della girante o del diffusore, converta la sua velocità in pressione statica.
Cuscinetti dell'albero
Parti stazionarie lubrificate che sostengono e tengono nella corretta posizione l'albero del compressore
Compressori per servizio moderato
Compressori progettati per fornire un servizio affidabile in un ragionevole arco di tempo, ma non dovrebbero essere installati dove si richiede un servizio pesante e continuo. Ciò non significa che essi non siano idonei ad operare a lungo e continuamente, ma è molto probabile che essi abbiano bisogno più spesso di interventi di manutenzione o che essi siano più costosi. In questa categoria ricadono in due tipi di compressori: compressori verticali o a V con pistone cavo e le macchine per servizio pesante.
Cassa (o incastellatura)
Elemento che non solo contiene il fluido in pressione, ma anche il rotore (o i rotori) e le parti associate. Usualmente include anche la bocca di aspirazione e quella di mandata. E' anche provvista di supporti e mezzi per il sollevamento.
Compressori assiali
I compressori assiali nel campo industriale, trovano applicazione nel campo delle basse e medie pressioni e portate molto grandi. I rapporti di compressione, con l'aria, variano da 2 a 5 con un massimo di 7 per macchine molto grosse. Ci sono anche macchine speciali con rapporti di compressione più alti, ma non sono generalmente usate nell'industria. Le portate dei compressori assiali utilizzati nell'industria vanno da circa 500 m³/min a circa 30.000 m³/min. Esistono anche macchine più piccole appositamente progettate per particolari applicazioni. Le pressioni in generale sono al di sotto di 7 bar, ma vi sono macchine anche da oltre 30 bar. La potenza può superare i 75.000 kW. I compressori assiali hanno il percorso del gas parallelo all'albero del compressore. Il trasferimento di energia si ha per mezzo di una serie di palette fisse allo statore. Le incastellature sono normalemente a divisione orizzontale e spesso suddivise in tre pezzi; aspirazione, centrale, dove risiedono le palette, e scarico. Si usano materiali diversi in funzione della grandezza, della pressione, della temperatura e dalle preferenze del costruttore. I materiali più comuni sono la ghisa e parti fuse o fabbricate in acciaio. La parte dell'aspirazione e della mandata sono spesso a forma di una chiocciola, sebbene grosse unità abbiano connessioni assiali del tutto speciali.
Compressori ad anello liquido
Compressore di tipo volumetrico, privo d'olio, avente un rapporto di compressione fisso di progetto. Vi sono due tipi di compressori ad anello liquido: a statore circolare (a semplice azione), il cui rotore è montato eccentricamente, ed a statore ovale (a doppia azione). Entrambi lavorano in modo simile, ma il secondo è più idoneo per pressioni più elevate (7 bar). Durante il funzionamento, il liquido, a causa dell'azione delle palette del rotore, è spinto alla periferia del cilindro, formando un anello. Quest'anello è continuo e la sua parete interna presenta una distanza variabile del rotore. Ne consegue che lo spazio fra le palette varia ciclicamente come avviene nel compressore a palette. Per evitare spinte radiali, la pompa di alimentazione dell'acqua che alimenta l'anello liquido è spesso realizzata in due parti simmetriche. Il raffreddamento del compresso ad anello liquido è del tipo diretto. Dato che il gas compresso è in contatto con l'acqua, la sua temperatura finale in mandata può essere molto prossima alla temperatura di ingresso dell'acqua. Questi compressori sono usati in quei processi nei quali è richiesta un innalzamento della temperatura modesto a causa della compressione, che si può definire isotermica. Si può far uso di altri liquidi oltre all'acqua, che di solito si usa. A causa dell'attrito provato dal liquido contro la parete del cilindro e le perdite per le turbulenze dovute alla palette che risultano immerse nel liquido, si verificano perdite tali che il consumo specifico è alquanto superiore rispetto al consumo di un alternativo di pari portata.
Compressori a lobi (tipo Roots)
Compressori che realizzano un rapporto di compressione molto basso e sono denominati ance soffianti. Sono dei veri e propri trasportatori di gas nel senso che il volume della camera operatrice rimane invariato e il gas proveniente dall'ambiente a pressione bassa, una volta intrappolato, viene trasportato fino alla luce di mandata dove viene messo in comunicazione con l'ambiente a pressione maggiore. Non si può pertanto parlare di rapporto di compressione, ma semplicemente di una compressione del gas trasportato per effetto del ritorno di flusso dal lato mandata. Sono macchine volumetriche, senza valvole, che consistono di una cassa contenente due rotori dotati di due lobi ed aventi spesso la forma di un otto. Non sono in contatto diretto e ruotano in fase con velocità angolari uguali, ma in senso opposto, grazie ad una coppia di ingranaggi sincronizzatori. Usualmente funzionano come macchine monostadio, ma esistono applicazioni di macchine a due o tre stadi. Queste soffianti sono usate come pompe del vuoto e come misuratori rotativi di portata.
Compressori a palette
Il compressore rotativo a palette è un compressore molto semplice, dotato di una incastellatura cilindrica, un rotore e due testate. Il ciclo è come quello di un compressore alternativo; c'è un'importante differenza, tuttavia. Mentre nel compressore alternativo le valvole, caricate da molle, si aprono per differenza di pressione, nelle macchine a palette, le fasi del ciclo sono determinate dalla posizione delle bocche di aspirazione e mandata, davanti alle quali passano le palette. La bocca di aspirazione è normalmente piuttosto grande e lascia entrare il gas fino a che il vano fra due palette raggiunge il massimo. Si chiude quando la seconda pala, che delimita il vano, passa il bordo della bocca. Il volume del vano decresce con la rotazione del rotore, montato eccentricamente, e l'aria in esso racchiusa viene compressa. La compressione continua fino a che il vano raggiunge, con la prima pala, la bocca di mandata. Tale punto è progettato in modo da dare il rapporto di compressione voluto. Pertanto il compressore rotativo a palette è un compressore con rapèporto di compressione fisso. Questo tipo di compressore ha un campo di portata e di pressione molto più limitato del compressore alternativo, da inerenti limiti di progetto imposti dalla lunghezza dei vani, dalla velocità di strisciamento delle palette sulla parete dello statore ed infine dalle forze di flessione che agiscono sulla paletta quando è fuori dalla cava. La macchina viene costruita in due versioni: a) una esclusivamente usata come macchina per servizio stazionario, con lubrificazione forzata tramite un lubrificatore, con camicia ad acqua e refrigerante intermedio ad acqua nelle unità a più stadi; b) l'altra invece ha la lubrificazione e la refrigerazione combinata ottenuta iniettando in continuazione l'olio in macchina.Iniettando dell'olio nella camera di compressione si ottengono gli effetti di tenuta fra pala e statore e il raffreddamento dell'aria compressa, in modo da avvicinare la compressione ad una isoterma. L'olio iniettato viene recuperato mediante appositi filtri. La circolazione dell'olio è ottenuta sfruttando la pressione di mandata dell'aria. Una valvola di minima pressione assicura l'iniezione d'olio, anche se la pressione di mandata è nulla o diminuisce. Infine per quanto riguarda la refrigerazione dell'olio, ed eventualmente dell'aria compressa, esistono macchine con scambiatori di calore ad acqua o ad aria, cioè provviste di radiatori. Queste macchine hanno largo impiego sia come stazionarie che portatili. La maggior pate delle macchine a palette sono accoppiate direttamente al motore, sebbene si possano avere anche macchine il cui moto avviene tramite cinghia di trasmissione.
Controllo alta temperatura olio
Serve ad evitare che l'olio raggiunga temperature elevate. Il normale campo di temperatura dell'olio è fra 65 ed 75 °C. Ciò assicura una temperatura dell'aria abbastanza bassa in mandata, evita una copiosa condensazione nel serbatoio dell'olio. Per controllare la temperatura dell'olio si usa una valvola termostatica che mischia olio raffreddato ad olio non raffreddato per mantenere la temperatura desiderata. In alcune macchine, dove il raffreddamento dell'olio avviene tramite uno scambiatore di calore, si fa uso di una valvola di regolazione della portata d'acqua per regolare la temperatura dell'olio.
Compressori ad iniezione d'olio
Fanno parte dei compressori alla categoria dei compressori a vite, fanno uso di olio iniettato all'interno della camera di compressione, sia per lubrificare che per raffreddare il gas compesso. In tal caso gli ingranaggi possono anche mancare. Sono normalmente utilizzati come compressori stazionari con portate da meno di 2,5 a 85 m³/min ad una pressione fino a 10 bar (monostadio) a circa 28 bar (bistadio). Come compressore portatile è disponibile da meno di 2,5 a 140 m³/min alla pressione fino a 12 bar (monostadio) e fino a 17 bar (bistadio). Il compressore trova largo impiego nel campo minerario, nel campo delle costruzioni come macchina portatile trainata generalmente da motore diesel. Si fa anche largo utilizzo di questo compressore nel campo industriale, usualmente trainato da motore elettrico. Il diagramma pressione-volume di un compressore a vite è simile a quello degli altri tipi di compressori volumetrici. L'effettivo ciclo di compressione è molto prossimo a quello di una trasformazione isoterma a causa della refrigerazione dovuta all'iniezione d'olio. L'efficienza generale di tale tipo di compressore dipende essenzialemente dal gioco fra i rotori. I compressori portatili da motore diesel, bassi carichi, riducono la loro potenza ed il consumo di carburante, strozzando la valvola di aspirazione e riducendo la velocità del motore. Qusto tipo di controllo permette una riduzione della portata, senza alcun gradino, fino a girare a vuoto.
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