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03/09/2005
Consulta la normativa del settore sul nostro sito.

Una raccolta delle normative del settore da consultare liberamente.

 
 
 
 
  glossario
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In questa sezione potrete trovare una serie di informazioni, suddivise in ordine Alfabetico, sui termini di uso comune nel capo dell'aria compressa professionale.


 


  Aria Compressa

L’aria, oltre ad essere un elemento naturale di vitale importanza per la nostra
sopravvivenza, è disponibile in natura in quantità praticamente illimitata, ma, per
poterla fare diventare una fonte di energia utilizzabile dall’industria, deve essere
prima compressa ad una pressione superiore a quella atmosferica.
Anche il processo di frazionamento dell’aria nei suoi gas che la costituiscono,
deve prima passare attraverso la compressione.
Comprimere significa spendere dell’energia (generalmente elettrica) per immagazzinarla
in un’altra forma che, se pur costosa, presenta indubbi vantaggi:
• è più pulita;
• è più sicura;
• si può immagazzinare;
• si può trasferire facilmente.
Impiego

L’aria compressa è una fonte di energia fondamentale per tutte le industrie e le
sue applicazioni sono innumerevoli ed insostituibili.
Non esiste comparto produttivo, di qualsiasi genere, che non sia dotato di macchinari,
attrezzature, utensili, sistemi, automatismi e componenti pneumatici che
utilizzano l’aria compressa.
Produzione, trattamento, filtrazione e distribuzione dell’aria compressa sono
mercati in continua evoluzione, sensibili alle tecnologie innovative più avanzate.
Le applicazioni sono molteplici sia nei settori civili che industriali ed è impossibile
elencarle tutte.

  Albero

Parte dell'elemento rotante sulla quale sono montate le altre parti ed attraverso il quale la motrice trasmettere la sua energia.

  Aria

L’aria costituente l’atmosfera è una miscela di gas: trasparente, inodore, senza
sapore, di concentrazione relativamente costante: solamente la concentrazione
dell’acqua e del biossido di carbonio possono variare sensibilmente.
I vari componenti dell’aria secca in condizioni normali, sono elencati nella tabella.

  Aria sterile

La presenza nell'aria di microrganismi come batteri, muffe e lieviti può alterare le rese produttive, la qualità dei prodotti o ridurre i periodi di conservazione dei prodotti stessi. Proprio per questo l'industria farmaceutica, alimentare, cosmetica e della bioingegneria richiedono, per taluni processi produttivi, aria compressa sterile.
Le applicazioni tipiche sono le filtrazioni sterili di aria destinata a: processi di fermentazione aerobica, movimentazione pneumatica di fluidi alimentari e confezionamento asettico di prodotti alimentari e farmaceutici.
Il filtro sterile viene utilizzato anche come filtro di reintegro di aria sterile per comensare la variazione di volume del liquido spostato nei serbatoi che debbano mantenere condizioni asettiche.
Il filtro da utilizzare per ottenere aria sterile è un filtro "speciale" che non ha nulla a che vedere con i filtri che vengono normalmente utilizzati nel trattamento dell'aria compressa, in quanto deve possedere contemporaneamente tutte queste caratteristiche: avere un potere di ritenzione assoluto per trattenere i microrganismi presenti nell'aria; avere la possibilità di poter verificare la sua integrità prima dell'uso; essere sterilizzabile con vapore (ad almeno 120 °C per 30 minuti); essere in grado di sopportare sterilizzazione periodiche ed essere costruito con materiali compatibili con l'applicazione.
Il trattamento dell'aria dal suo prelievo fino al filtro sterilizzante assume grande importanza, perchè deve garantire la presenza della minore quantità possibile di contaminanti sia di natura biologica che di natura particellare. Il filtro sterilizzante deve infatti essere considerato come un filtro di sicurezza.
Anche le tubazioni ed i serbatoi installati nella linea, e quindi anche i contenitori dei filtri, devono essere realizzati con criteri particolari atti a garantire il mantenimento delle condizioni di sterilità.

  Aria Respirabile

Le persone che devono operare in locali fortemente contaminati da polveri, sostanze nocive o in ambienti con assenza di atmosfera (operatori subacquei) hanno necessità di ricevere aria con caratteristiche adeguate alla respirazione in condizioni di sicurezza per la salute.
L'aria può provenire da bombole caricate con una miscela di gas tecnici o con aria compressa proveniente da particolari apparati per la sua depurazione.
La produzione di aria destinata alla respirazione umana può avvenire tramite la compressione della normale aria atmosferica per mezzo di compressori. A valle del compressore si deve installare un essiccatore, per la rimozione dell'umidità, e filtri idonei per eliminare i contaminanti.
L'aria compressa respirabile può essere prodotta anche miscelando ossigeno compresso e azoto compresso ottenuti dagli impianti di frazionamento dell'aria. Questa operazione, tuttavia, deve essere compiuta da personale addestrato e con esperienza, che disponga delle strutture e delle attrezzature per le operazioni di controllo, riempimento e delle apparecchiature analitiche per verificare che la miscela sia entro le norme vigenti.
L'aria compressa respirabile può essere prodotta anche miscelando ossigeno liquido e azoto liquido di appropriata purezza. Anche questa operazione deve essere eseguita da personale addestrato, con strutture e attrezzature idonee.

  Basamento

Struttura metallica sulla quale è montato il compressore e spesso anche la motrice.

  Booster

Compressore che opera con una pressione di aspirazione elevata.

  Compressori a lobi (tipo Roots)

Compressori che realizzano un rapporto di compressione molto basso e sono denominati ance soffianti.
Sono dei veri e propri trasportatori di gas nel senso che il volume della camera operatrice rimane invariato e il gas proveniente dall'ambiente a pressione bassa, una volta intrappolato, viene trasportato fino alla luce di mandata dove viene messo in comunicazione con l'ambiente a pressione maggiore. Non si può pertanto parlare di rapporto di compressione, ma semplicemente di una compressione del gas trasportato per effetto del ritorno di flusso dal lato mandata.
Sono macchine volumetriche, senza valvole, che consistono di una cassa contenente due rotori dotati di due lobi ed aventi spesso la forma di un otto. Non sono in contatto diretto e ruotano in fase con velocità angolari uguali, ma in senso opposto, grazie ad una coppia di ingranaggi sincronizzatori.
Usualmente funzionano come macchine monostadio, ma esistono applicazioni di macchine a due o tre stadi. Queste soffianti sono usate come pompe del vuoto e come misuratori rotativi di portata.

  Compressori ad anello liquido

Compressore di tipo volumetrico, privo d'olio, avente un rapporto di compressione fisso di progetto.
Vi sono due tipi di compressori ad anello liquido: a statore circolare (a semplice azione), il cui rotore è montato eccentricamente, ed a statore ovale (a doppia azione). Entrambi lavorano in modo simile, ma il secondo è più idoneo per pressioni più elevate (7 bar).
Durante il funzionamento, il liquido, a causa dell'azione delle palette del rotore, è spinto alla periferia del cilindro, formando un anello. Quest'anello è continuo e la sua parete interna presenta una distanza variabile del rotore. Ne consegue che lo spazio fra le palette varia ciclicamente come avviene nel compressore a palette.
Per evitare spinte radiali, la pompa di alimentazione dell'acqua che alimenta l'anello liquido è spesso realizzata in due parti simmetriche.
Il raffreddamento del compresso ad anello liquido è del tipo diretto.
Dato che il gas compresso è in contatto con l'acqua, la sua temperatura finale in mandata può essere molto prossima alla temperatura di ingresso dell'acqua.
Questi compressori sono usati in quei processi nei quali è richiesta un innalzamento della temperatura modesto a causa della compressione, che si può definire isotermica.
Si può far uso di altri liquidi oltre all'acqua, che di solito si usa. A causa dell'attrito provato dal liquido contro la parete del cilindro e le perdite per le turbulenze dovute alla palette che risultano immerse nel liquido, si verificano perdite tali che il consumo specifico è alquanto superiore rispetto al consumo di un alternativo di pari portata.




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